Punta della Rossa spigolo S.E.

Nel 2015, io e la Manu, avevamo fatto la "Traversata Devero-Binn" per il Passo della Rossa nel Parco Veglia-Devero in Val d'Ossola ed eravamo rimasti impressionati da questi luoghi selvaggi e affascinanti, in seguito abbiamo iniziato a fare qualche arrampicata e, dopo aver letto il libro di Alberto Paleari "Le più belle vie di roccia dell'Ossola dal I al V grado", abbiamo iniziato a pensare che avremmo potuto fare la salita per lo spigolo sud-est della Punta della Rossa.

sosta alpinistica20 Agosto 2017 - Domenica : qualche giorno fa' ci siamo incontrati con la Guida Alpina Paolo Pettinaroli in una falesia della Val d'Ossola per fare qualche tiro insieme in modo che potesse valutarci prima di intraprendere un percorso troppo al di sopra delle nostre capacità in arrampicata anche se una cosa è arrampicare in falesia, in un ambiente diciamo "sicuro" altra cosa è arrampicare in Montagna.


Quella che segue non è da considerarsi come una relazione alpinistica, per quella vi rimando al libro del paragrafo iniziale o ad altre fonti reperibili in rete sicuramente meglio ben fatte, la mia vuole essere un invito alla salita per la sua bellezza e per l'ambiente che la circonda.


Giungiamo all'Alpe Devero poco prima delle 08,00 da dove già possiamo vedere la nostra meta e ci incamminiamo seguendo il sentiero CAI H15 (mappa) fiancheggiando un bianco torrente, giunti ai Piani della Rossa, nei pressi di un gigantesco masso, lasciamo il sentiero principale per proseguire sempre in salita sulla sinistra inizialmente su una traccia e poi con l'aiuto di qualche ometto.
Attraversiamo il torrente sulla sinistra e ci inerpichiamo fra grandi sassi, quindi a circa 2.450 metri di quota traversiamo a destra per giungere alla base della via di salita.
Fatta una breve sosta per bere e mangiare qualcosa, indossiamo l'attrezzatura alpinistica e ci controlliamo a vicenda, poi con Paolo in testa iniziamo il primo tiro abbastanza facile, mentre il secondo, per me, risulterà il più difficoltoso dell'intera salita (come scrive Paleari : un breve diedro, piegare a destra su una lama, poi una fessura diagonale, uno spigolo da risalire verticalmente tenendosi sulla destra - IV°). I primi tiri


La giornata è limpida, il panorama mozzafiato : in basso sulla nostra destra il Passo della Rossa punteggiato da laghi turchesi, a sinistra il Cistella, l'Arbola, il Monte Rosa dove riusciamo a distinguere la Capanna Margherita. Lungo la via


il caimanoLungo la via ci sono pochissimi spit, ma assicurati a Paolo che ogni tanto mette qualche protezione procediamo bene sino al settimo tiro : il "Passo del Caimano", si tratta di risalire per 4/5 metri una lama di roccia che si stacca dalla parete , e, giunti in cima, tornare sulla parete principale con una spaccata; il fatto è che sulla punta della lama sei in dritto in piedi e attorno hai 400/500 metri di vuoto ... comunque dopo qualche profondo respiro si passa ... Passo del Caimano


Sempre con la massima attenzione, ma anche ammirando la natura attorno continuiamo la via, ancora qualche bella placca ed un camino finale e siamo alla croce di vetta (quota 2.887), grazie Paolo ! Punta della Rossa


Il panorama è adesso ancor più vasto, ora aggiungiamo a quanto visto prima, verso nord l'Oberland (purtroppo un poco nelle nuvole) ed in basso la valle di Binn, mangiamo e beviamo un poco, una dedica sul libro di vetta, quindi iniziamo la discesa per la via normale.
Dopo un iniziale tratto di cresta dobbiamo fare una calata in corda doppia di circa 40 metri, poi poi per sfasciumi e grandi massi instabili sin quando arriviamo di nuovo ai Piani della Rossa per un ultimo sguardo alla salita fatta. Discesa in corda doppia


Note : l'avvicinamento è abbastanza impegnativo considerate 2,30 ore circa, la via alpinistica copre un dislivello di circa 350 metri con 10/12 tiri di cui sei di IV° i restanti più facili, poche le protezioni presenti da integrare con friend e fettucce, da tenere in considerazione la quota anche per l'abbigliamento.


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