Il Monte Pisanino

  
Con i suoi 1947 metri il "Pisanino" è la montagna più alta delle Alpi Apuane; collocato nella parte più a nord dell’omonimo Parco Regionale, lo si può raggiungere dal versante tirrenico giungendo ad Aulla, Casola in Lunigiana e quindi a Minucciano oppure dalla Garfagnana percorrendo la valle sino a Piazza al Serchio, Gramolazzo e quindi poco prima di Minucciano prendendo il bivio per la Val Serenaia.


mappa

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ferrata del contrario pizzo maggiore monte pisanino




2 ottobre 2011 - Il trekking :

Circa 100 metri dopo il Rifugio Valserenaia, nei pressi di un tornante sulla destra, la Manu ed io,lasciamo l’auto al parcheggio libero di un piccolo campeggio, siamo a circa 1100 metri di quota quindi per raggiungere la vetta, con qualche saliscendi, dovremo fare circa 950 metri di dislivello ma sappiamo bene che non è il dislivello la parte più impegnativa, bensì alcuni tratti esposti che caratterizzano questo trekking e così alle 08,40 prendiamo il sentiero CAI 178 in direzione sud , fiancheggiando il campeggio sulla destra. Teniamo un buon passo perché vogliamo affrontare la parte più impegnativa prima che sia troppo caldo e quindi giungiamo in circa 35 minuti al bivio con il sentiero 180 che si collega al Rifugio Orto di Donna (che potrebbe essere, insieme ai rifugi Donegani (CAI)  e Val Serenaia, una alternativa base di partenza), il percorso, ben segnato, si sviluppa in un bosco di faggi secolari.


roccette

Oltrepassato il bivio la direzione volge verso sud-est e si incontrano brevi tratti su rocce (alcuni supportati con cavetto metallico utile in caso di terreno ghiacciato o anche soltanto bagnato) per giungere ad una zona quasi priva di vegetazione, a parte i rovi di lamponi!, e caratterizzata da enormi massi sparsi. Siamo nella valletta sottostante la Foce di Cardeto se volgiamo lo sguardo verso l’alto abbiamo di fronte le belle gobbe del Monte Cavallo, un poco spostato sulla destra il Monte Contrario, quindi il Grondilice, dietro di noi (nord-ovest) spicca il Pizzo d’Uccello, mentre il Pisanino ci sovrasta sulla destra.
Sono le 10,00 quando arriviamo alla Foce di Cardeto, una breve sosta per mangiare qualcosa e reintegrare i sali e quindi proseguiamo in discesa sul versante che guarda Vagli ed il lago di Gramolazzo.

Una piccola curiosità: nei pressi della Foce di Cardeto ci sono alcune cavità che sino alla diffusione del frigorifero permettevano di conservare anche nei mesi più caldi riserve di ghiaccio che, tagliato in blocchi, avvolto nella juta e nella paglia, veniva trasportato prima sulle spalle e quindi giunti in Val Serenaia su carretti sino alla Versilia ed alla Garfagnana !!

Come dicevo prima, scendiamo per circa 50 metri di dislivello sino ad incontrare dei segni azzurri che indicano sulla sinistra la deviazione “Pisanino sentiero per esperti”  qui la traccia corre nel l’erba alta (che in toscano chiamiamo “paleo”), bisogna quindi porre ben attenzione perché non si vede dove si mettono i piedi ed è facile inciampare.



Terminata la discesa (a quota 1530 metri circa) il sentiero in direzione nord si sviluppa su roccia e comincia di nuovo a prendere quota, siamo sul lato est del Pizzo Altare e l’esposizione non è eccessiva, ma procedendo sempre direzione nord aumenta ed  in alcuni punti lo spazio per i piedi è proprio limitato, per fortuna che ci si può appoggiare alla parete inclinata sulla sinistra.

sentiero al pisanino

 

 

Costeggiando il Pizzo Maggiore si deve affrontare un tratto di circa 8/10 metri in aderenza alla montagna, sulla destra c’è un precipizio di circa 150/200 metri ed il “sentiero” direi che offre lo spazio appena per la punta degli scarponi, per questo ed anche per alcuni tratti precedenti è fondamentale che la giornata sia assolutamente sgombra da perturbazioni metereologiche, oltrepassato questo breve tratto il percorso torna ad essere più percorribile sino alla Foce Altare che offre una visione stupenda sulla Val Serenaia.


cresta del pisanino

 

 

Continuiamo ancora sino a passare sul versante ovest della montagna per imboccare il quasi verticale, ma non particolarmente difficile Canale delle Rose (prestare la massima attenzione a non far cadere le rocce su chi segue!) che sale sino alla vetta per circa 150 metri, qui percorriamo la cresta sino a raggiungere la vetta vera e propria (quota 1947) giusto in tempo per l'ora di pranzo: sono le 12,30 !

Torniamo al punto di partenza per lo stesso itinerario.Monte Pisanino

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