14 Aprile 2013
Quest'anno di neve ne ha fatta tanta ! io e la Manu ci siamo divertiti con le ciaspole, ma anche se siamo ad aprile abbiamo la possibilità di calzarle ancora una volta e così programmiamo una nuova uscita per raggiungere la vetta del Monte Cimone sull'Appennino Modenese.
Qui alcuni dati utili per l'escursione come la mappa topografica la traccia gps, una mappa 3d, il profilo altimetrico .
In un paio d'ore di auto raggiungiamo la località Doccia di Fiumalbo (MO) e parcheggiamo in un grande piazzale che precede l'agriturismo "Il Borgo dei Celti" dove alle 09,30 inizia la nostra escursione sulla neve.
Procediamo in salita direzione sud-est sul sentiero CAI 489 e poco dopo incontriamo una delle circa 25 capanne di origine celtica presenti in quest'area, un edificio in pietra con tetto a gradoni ricoperti e protetti da lastre di arenaria che risale al IV secolo avanti Cristo (la capanna in estate).
Continuiamo sempre in leggera salita nel silenzio del bosco verso sud-est, attraversiamo il rio Cella e giungiamo ad un cippo che spunta appena dalla neve e che segna l'incrocio con una sterrata percorribile in jeep nel periodo estivo dalle guardie del parco (del Frignano). La vetta del Cimone è proprio sulla nostra sinistra, ma noi procediamo verso sud pressoché in piano per circa 800 metri per giungere in una vasta radura fuori dal bosco, sulle mappe indicata come "Il Piano" (quota 1650) davanti a noi abbiamo il Monte Lagoni ed è chiaro che dobbiamo salirlo lungo la spalla ovest.
Attraversiamo tutta la piana, entriamo in un piccolo boschetto ed iniziamo la salita, è caldo e la neve in alcuni punti non tiene bene, per fortuna che usciti dal boschetto la situazione migliora e così giunti a quota 1850 possiamo già ammirare il panorama del versante sud; la vetta è ancora un poco più in alto, percorriamo quindi un breve tratto in cresta in piano e gli ultimi cento metri di ripida salita sino alla cima (quota 1950).
Il panorama è veramente appagante : poco più in basso ci sembra di toccare il Monte Libro Aperto che potremmo raggiungere percorrendo una cresta verso sud, a nord il Cimone, a ovest un poco lontane ma ben visibili per l'aria tersa le Alpi Apuane, tutto intorno a noi non si vede anima viva, ci tratteniamo un poco e poi, abbandonata l'idea di percorrere la cresta che prosegue verso nord (che ci condurrebbe sino al Cimone) preferiamo tornare sulle nostre orme e ridiscendere per la stessa traccia.
Sono le 13,30 quando siamo di nuovo al "Piano" e, trovata un'area dove alcuni massi spuntano dalla neve, ci fermiamo per mangiare e goderci il panorama ed il sole.
E' un poco presto per tornare all'auto, ma alle 14,00 ci rimettiamo in cammino e poco dopo siamo di nuovo al "cippo", sappiamo che la sterrata, sotto la neve ma indicata dal gps, conduce verso ovest ad una pista sciistica dismessa che sale dritta alla vetta del Cimone, "perché non dare un'occhiata tanto è presto ?" e così giungiamo alla ex pista da sci.
Il Cimone è lassù circa 500 metri più in alto, mentre dritto di fronte a noi dalla neve spunta un alberello, la Manu dice che magari potremmo arrivare sin li, e così saliamo ... poi, dall'alberello si capisce che poco più alto si giunge ad un dosso dove si dovrebbe avere un buon panorama sull'altro versante, e così
saliamo ..., fra un alberello, un masso e qualche altra scusa poco dopo le 16,00 siamo sulla vetta del Cimone (quota 2165) ad osservare il versante Emiliano ....
Ci tratteniamo un poco e quindi scendiamo ripercorrendo la pista da sci e sempre in direzione ovest raggiungiamo il parcheggio alle 17,30.
Nota : entrambe le salite non presentano difficoltà particolari a chi ha già una certa esperienza all'uso delle ciaspole e con condizioni ottime di neve e meteo, consiglio comunque di tenere nello zaino ramponi da ghiaccio, nonchè un abbigliamento adeguato all'escursionismo invernale.