Come è già successo altre volte, per poter raggiungere una meta, in questo caso la vetta del Grondilice, dobbiamo fare più tentativi perchè non sempre la Montagna è ben disposta, in qualche caso si veste di bianco, come la neve, altre volte indossa un manto grigio scuro e sulla testa una corona di saette luminose come quando viene il temporale, in quei casi bisogna saper rinunciare come abbiamo fatto circa un mesetto fà, ma oggi si è vestita di azzurro e ci sta aspettando ...
Qua trovate qualcosa di utile per pianificare l'escursione come la mappa topografica, una mappa 3d, e la traccia gps .
8 Giugno 2014 : In auto arriviamo a Vinca nel comune di Fivizzano (MS) sulle Alpi Apuane, un borgo che in passato era dedito alla coltivazione del castagno e all'estrazione del marmo, pietra che ancora lo caratterizza decorando le case, utilizzato per la costruzione della bellissima fontana dove ci rinfrescheremo a fine giornata e per il monumento che ricorda la strage nazi-fascista del 1944 quando in tre giorni vennero uccise circa 170 persone.
Lasciata l'auto nei pressi della ex-scuola (quota 746 m.), la Manu, Cristina ed io, alle 08,30 iniziamo a percorrere la strada verso est seguendo i segni CAI 38-175 che in breve ci conduce nella parte alta del paese e che si immette in un bel castagneto, passiamo il Canale Doglio che in questo momento è quasi asciutto ma che immagino in primavera sia uno spettacolo per come ha inciso la pietra per scendere a valle.
Dopo poche decine di metri incontriamo una maestà (cappella in pietra)dove il sentiero si biforca, sulla sinistra il CAI 175, noi continuiamo sulla destra sul 38 verso sud.
Camminiamo in mezzo ai castagni quasi in piano su facile percorso e dopo circa un'ora sulla destra notiamo i resti di alcune strutture in legno di un campeggio dei boyscout, in alto sulla sinistra il Pizzo d'Uccello, la cresta Garnerone ed il Grondilice e sulla destra, al di là della vallata, il Monte Sagro. Il sentiero acquista pendenza, abbandona i castagni e si tinge del giallo delle ginestre selvatiche, ogni tanto incontriamo qualche deviazione sino a quando lasciamo il CAI 38 e prendiamo sulla sinistra il 153 (anche indicato come 173) sino a giungere al bivacco Capanna Garnerone posto a quota 1.255 m. (per le chiavi rivolgersi al CAI di Carrara).
Facciamo una breve pausa, poi alle 10,15 ci rimettiamo in cammino sul sentiero CAI 37 entrando in un bosco di abeti ancora in direzione sud e dopo 15', sbucando dal bosco, giungiamo a Foce Rasori (quota 1308 m.), come fossimo a teatro, all'improvviso si cambia di scena : in basso la Valle delle Rose e quella degli Alberghi caratterizzate da colonne di pietra bianco-grigiastra come la Punta Questa ed il Torrione Figari, un' ambiente molto brullo che nella mia fantasia ricorda le illustrazioni del Dorè della Divina Commedia; mentre in lontananza si vede la costa della Versilia con il blu' del mare.
Dalla foce ll sentiero (CAI 186) gira a nord-est e la salita sembra abbastanza impervia, ma ci incamminiamo percorrendo una cresta iniziale fiancheggiata da abeti, quindi giunti presso un evidente segno bianco rosso CAI 186 sulla roccia, riponiamo i bastoncini e facciamo un breve tratto aiutandoci con le mani, dopo continuiamo senza particolari problemi tecnici ma facendo attenzione a non far smuovere i sassi. Il sole scalda ed ogni tanto ci fermiamo per bere ed ancor di più per apprezzare l'ambiente austero attorno a noi fin quando a mezzogiorno arriviamo al passo detto Finestra del Grondilice (quota 1.734 m.) che si apre sulla Val Serenaia e sulle montagne che la racchiudono il Pisanino gli Zucchi di Cardeto ed il Monte Cavallo.
Dopo una breve, ma meritata sosta, decidiamo di salire sul Grondilice (quota 1.806 m.) dove con alcuni passaggi di I° arriviamo in circa 20 minuti, senza dubbio ne vale la pena perchè anche se dal passo abbiamo salito solo circa 70 metri adesso la vista può spaziare veramente a tuttotondo ed in una giornata limpida come oggi l'occhio riesce ad apprezzare il panorama di quest'angolo delle Alpi Apuane.
Consumiamo il pasto poi scendiamo di nuovo alla Finestra del Grondilice e da qui in direzione est scendiamo facilmente al rifugio Orto di Donna dove, mentre gustiamo un'ottima fetta di torta, scambiamo quattro chiacchere con la gestrice circa l'escursionismo sulle Alpi Apuane e cosa potrebbe esser fatto di più per una maggiore fruizione della Montagna.
Sono circa le 14,00 quando riprendiamo il cammino sul sentiero CAI 179, direzione nord ovest, che scorre nel bosco e fiancheggia la strada delle cave giù in basso, ed in circa un'ora ci conduce al Passo del Giovo ai piedi del Pizzo d'Uccello, da qui su sentiero CAI 37 + 175 scendiamo verso ovest passando tra i ruderi di casolari abbandonati, testimonianza di una intensa attività agricola ormai passata, poi entriamo in un castagneto sino ad incontrare la maestà sull'incrocio del sentiero CAI 38 percorso questa mattina ed in breve giungiamo di nuovo a Vinca dove ci rinfreschiamo nella bella fontana adocchiata al mattino !
Note : si tratta di un lungo ed altrettanto appagante percorso ad anello riservato ad escursionisti allenati ed esperti, la salita al Monte Grondilice presenta passaggi di II° grado, evitare il periodo caldo dei mesi di luglio ed agosto.