Siamo nel comune di Greve in Chianti ed un semplice percorso (riferimento gps) permette di avere un’idea delle bellezze storiche e paesaggistiche di una zona della Toscana sempre più apprezzata da un turismo che si esalta da queste emozioni.
Lasciata l’auto , di fronte al Castello di Mugnana (quota 284 metri)si prosegue per circa 150 metri sulla SS222 sino ad incontrare sulla destra il sentiero 18 che percorriamo in salita, in direzione sud-est, siamo in un ambiente boscoso, ma quando dopo circa un’ora termina la salita (quota 600 ca.) ed usciamo dal bosco possiamo ammirare davanti a noi e sulla nostra destra i “monti” ed i vigneti del Chianti.
Non possiamo parlare di montagne vere e proprie, la vetta più alta (Monte San Michele) non arriva ai 900 metri, ma il panorama è ottimo, e dei famosi vigneti penso non ci sia molto da aggiungere …
Procedendo prima in pianura e quindi in discesa giungiamo in località “La Panca”, poche case con un’ottima trattoria (!), si traversa la strada statale e si riprende il segnavia “18” di nuovo in salita, che per un breve tratto è anche lo “00”, dopo circa 400 metri troviamo una deviazione sulla destra che ci permette di visitare esternamente la Pieve di San Pietro a Cintoia del XII secolo . Tornati nuovamente sul sentiero principale e percorso ancora poche centinaia di metri, lasciamo lo “00” sulla nostra destra e proseguiamo in discesa sul 18, caratteristici di questa zona sono gli alberi di corbezzole che nel periodo invernale offrono dei frutti molto buoni, ma data la loro fragilità non reperibili in commercio.
In breve giungiamo al Castello (di Cintoia), si tratta di 7/8 case perfettamente restaurate risalenti al XI secolo e si intravedono ancora tratti della cinta muraria, sembra veramente di essere in un borgo medievale, se giungete in questo luogo nel periodo in cui il camino è acceso ed è l’ora di pranzo sicuramente anche l’olfatto ne godrà ….
Uscendo dal Castello percorriamo un breve tratto di strada asfaltata che abbandoniamo sulla destra prima di attraversare un ruscello (Borro di Faeta), incontriamo quindi alcune coloniche, qualche anno fa solo dei ruderi e adesso ben rimesse da fare invidia !
Sempre in discesa su strada sterrata costeggiamo sulla sinistra per un breve tratto il Borro di Faeta ed incontriamo alcuni mulini sempre di origine alto-medievale degni di nota, quindi attraversiamo il ruscello e percorriamo di nuovo un sentiero sali-scendi nel bosco incontrando altri resti di edifici (mulini ?) sinchè da una curva a destra ci appare dinanzi il Castello di Sezzate.
Si tratta di un bel borgo del XII secolo cinto da mura in mezzo ad una grande oliveta, purtroppo non visitabile perché proprietà privata, comunque anche la sola vista dall’esterno ci fa capire l’importanza che doveva avere alle sue origini e l’imponenza che ancora oggi presenta.
Giusto prima dell’ingresso del castello, si volta a sinistra scendendo nel vigneto e si prosegue subito in direzione nord sino a raggiungere di nuovo il Borro di Faeta, lo si attraversa nei pressi dei ruderi di un altro mulino e si sale il sentiero che con alcuni tornanti ci porta alle spalle del Castello di Mugnana.
Anche questo castello nasce come borgo cinto da mura nell’alto medioevo; in parte distrutto da conflitti ed in ultimo da un terremoto nel corso del XIX secolo è stato restaurato ed ci offre oggi una bella vista prima di giungere alle auto.