Appennino in cresta

Il trekking, che si svolge su un sentiero di “cresta” (per i non addetti ai lavori un sentiero in cresta è quello che si sviluppa lungo la sommità di una catena montuosa)dell’Appennino Tosco Emiliano nei pressi dell'Abetone (PT), offre dei panorami a 360° e non è particolarmente difficoltoso se effettuato in assenza di neve, quindi suggerisco di farlo nei mesi da giugno a settembre, perché anche nel periodo estivo è una zona ben ventilata e fresca, si tratta comunque di un percorso di cui la seconda tappa è abbastanza lunga.
Qui trovate il tracciato gps ed una mappa del percorso.

Si imbocca il sentiero 102 (quota circa 1250) che inizia dalla località Le Regine, sulla statale pochi km prima dell’Abetone, in salita in direzione ovest, dopo circa 30/40 minuti raggiungiamo la palestra di roccia Balzo di Peppone dove, per gli appassionati di roccia ci sono una quindicina di vie ben tenute che variano dal grado 5b sino al 7, noi proseguiamo e quindi dopo pochi minuti un’altra deviazione sulla sinistra in discesa ci offre la possibilità di visitare un orto botanico dove sono presenti numerosissime specie floreali caratteristiche dell’Appennino Tosco Emiliano dalle genziane, ai gigli, al maggiociondolo sino alle orchidee, ci sono circa 300 specie diverse indicate con spiegazioni circa l’uso alimentare, medico o la tossicità.

Si prosegue per circa ancora un’ora in falso piano quindi si incontra il sentiero 104, che in salita, attraversando abeti rossi, e per i golosi piante di lamponi e mirtilli ci conduce ad una conca di origine glaciale dove è posto il Lago Nero e l’omonimo bivacco gestito dal CAI di Pistoia.bivacco
Purchè l’intero percorso proposto sia di 7 ore, consiglierei di usufruire del riparo del bivacco per trascorrere la notte in questo ambiente che offre la possibilità di numerosissime altre escursioni , per questa ipotesi  si potrà o utilizzare il rifugio invernale (sempre aperto) oppure contattando il CAI di Pistoia (tel. 329-3937.299) utilizzare il rifugio con possibilità di cucina e 12 posti letto ad un costo modestissimo.
Da questa base logistica  con una breve salita si potrebbe raggiungere il Passo della Vecchia  con ottimo panorama sul Lago Piatto e la Val di Luce, spingersi sino al Passo di Annibale dove sembra sia transitato il condottiero per raggiungere Roma o ancora altri sentieri che sovrastano il Lago ….


orridodibotriIl  nostro trekking procede verso sud ed appena risalito il bordo della conca che ospita il bivacco abbiamo un ottimo panorama sulla conca stessa e verso ovest sulle pareti verticali che ospitano l’Orrido di Botri.

L’ampio  sentiero scorre lungo la cresta su e giù, e ci pemette una visione a 360 gradi, si può scorgere verso nord  la Pietra di Bismantova, a nord- est il vicino Cimone,  a est  Corno alle Scale ma anche, in lontananza, verso ovest le Alpi Apuane con la Pania della Croce, il Cavallo, il Monte Pisanino;  come dicevo prima vale la pena trattenersi al bivacco per poter cogliere queste immagini al tramonto oppure all’alba.

 


Proseguiamo il nostro sentiero che in estate è cosparso da fiori fiori di tante specie diverse e presso la Foce di Campolino giunge sulla nostra destra, dal basso, il sentiero numero 12 che conduce verso l’Orto Botanico, lo ignoriamo per proseguire in cresta in direzione est dove si presenta un breve tratto in cui sarà bene prestare maggior attenzione, infatti il sentiero si svolge su  blocchi di pietra per cui consiglio  di distogliere l’occhio dal panorama e rivorgerlo maggiormente verso il terreno.
Si continua sino a giungere ad un poggio chiamato apppunto “Poggione” dove è presente un monumento in cemento armato che evoca la Resistenza e la linea Gotica e quindi i caduti della II guerra mondiale.

Dal Poggione proseguendo ancora per un’ora, un’ora e trenta, dopo vari saliscendi, in parte nel bosco, si raggiunge l’Uccelliera a quota 1650, da qui con altri 30 minuti circa il sentiero “100” prosegue in leggera discesa per circa 2 km, a questo punto si dovrà lasciare il sentiero di cresta e piegare decisamente verso nord-est, scendendo rapidamente verso la nostra meta  località Pianone a quota 1077, crestaquest’ ultima parte non è segnata, si dovrà quindi avere l’accortezza di aver segnato un waypoint al momento in cui si è lasciato l’automezzo per far si di avere un punto di riferimento.

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