Blinnenhorn

Io e la Manu siamo arrivati ieri in Valdossola con un calendario alpinistico piuttosto denso, il nostro campo base sarà la casa dei genitori della Manu dove gli "sherpa" ci aspettano sempre con entusiasmo e la prima uscita dovrebbe essere per Venerdì e Sabato al Dent d'Herens, parlando di una escursione in Montagna sono abituato ad usare il condizionale perché quasi sempre è il meteo a permetterci di rispettare o meno quanto noi ci proponiamo di fare ...

L'ascesa richiede sia una buona preparazione tecnica, ma, trattandosi di un 4.000 delle Alpi anche un certo acclimatamento, per cui vogliamo passare un paio di giorni in quota salendo oggi sulla vetta del Blinnenhorn ( 3.370 m.), passare la notte al Rifugio Claudio e Bruno (2.710 m.) e scendere domani anche se prevista pioggia.

Mappa topografica - Traccia gps (qua sotto la mappa interattiva)

mappa interattiva diga di morasco bivo città di buusto rifugio claudio e bruno blinnenhorn punta d'arbola

Lunedì -7 Agosto 2017 : Raggiungiamo la Val Formazza dove lasciamo l'auto appena sotto la diga di Morasco (1.740 m.) e alle 09,00 ci incamminiamo sul sentiero CAI G39 (direzione nord-ovest) che dopo aver costeggiato il lago sulla destra acquista una buona pendenza fiancheggiando il riale del Sabbione, un torrente che scende a precipizio dall'omonimo lago.
Dopo circa 1,30' giungiamo ad una piccola baita a quota 2.213 m. (forse un tempo rifugio per i pastori ? ) da cui sulla destra proviene il sentiero che scende dal Rifugio Città di Busto, noi invece proseguiamo sulla sinistra seguendo le indicazioni per il Rifugio Somma. bivio citta' di busto
Adesso il sentiero procede sempre in salita ma in maniera più dolce, il panorama alpino è molto suggestivo, non incontriamo quasi nessuno tranne qualche marmotta sin quando verso le 11,30 giungiamo alla diga del Lago del Sabbione. Una breve pausa per mangiare mentre lo sguardo va verso il ghiacciaio dell'Arbola, poi attraversando la diga ci portiamo sulla destra del lago costeggiandolo sino all'incrocio con il sentiero che salendo ci conduce al Rifugio Claudio e Bruno, dove arriviamo alle 12,30. rifugio claudio e bruno

Dopo aver alleggerito gli zaini, verso le 13,00, riprendiamo il cammino sul sentiero che verso est conduce al Rifugio 3A, ma che lasciamo dopo poche decine di metri per seguire la traccia direzione ovest che su ghiaione sale abbastanza dritta verso il Blinennhorn, attraversiamo un torrente a quota 2.800 circa, proseguiamo ancora su pendio abbastanza dritto sino quota 3.050 dove pieghiamo a destra per giungere a quello che resta del Ghiacciaio dei Camosci (per percorrere il tratto seguente sino a 15 anni fa' erano indispensabili ramponi e piccozza !), intanto la vista può ormai spaziare su un panorama ormai quasi illimitato.
Giunti sul bordo del ghiacciaio riprendiamo il cammino in cresta verso ovest per circa 500 metri, scendiamo un poco nella conca glaciale e saliamo gli ultimi cento metri sino alla vetta (ore 14,45). salita in vetta

oberland

 

Adesso godiamo della vista anche sul lato nord, verso i 4.000 dell'Oberland, dove la cuspide perfetta del Finsteraarhorn è come una calamita per le pupille, ma in buona compagnia di tutta una serie di altre vette che sfiorano/superano i 4.000 metri., dopo una breve pausa scendiamo per la stessa via per arrivare al rifugio alle 16,15. panorama sull'oberland

 

 


Ci scaldiamo al sole aspettando l'ora di cena e ci intratteniamo a far 4 chiacchere con il gestore, il quale ci conferma che anche la parte del ghiacciaio ad est del soprastante Rifugio 3A non è più tale, solo qualche lembo di neve, per cui decidiamo che domani proseguiremo con il nostro progetto iniziale. Cene ottima e abbondante.


Martedì 8 Agosto 2017 : Ci alziamo alle 06,30 e poco dopo le 08,00, nonostante la pioggia, ci mettiamo in cammino, la prima meta è il Rifugio 3A sopra di noi direzione nord-est.
Anche se siamo in pieno Agosto la temperatura è piuttosto rigida, saliamo nelle nuvole che ci avvolgono e una pioggerella abbastanza fitta vorrebbe fermarci ma siamo stati previdenti e non ci mancano neppure i guanti così dopo circa 45' arriviamo al rifugio dove ci attende una stufa calda ed altrettanto calda accoglienza dei gestori.
Mentre ci asciughiamo un po', beviamo un the' e scambiamo quattro chiacchere con i gestori circa la gestione invernale: il rifugio è molto conosciuto per lo snow bord e più o meno venti anni fa' qui iniziavano i primi raduni di questo sport ! si parla poi del veloce ritiro del ghiacciaio, sempre circa 20 anni fa' la salita al Blinnenhorn era da farsi esclusivamente con piccozza e ramponi ...

Al caldo del rifugio si sta benissimo, ma dobbiamo proseguire, per cui appena ci sembra che stia schiarendo un poco, ci rivestiamo e via ... fuori ci attende un bel nebbione e a mala pena si vedono gli ometti che indicano il sentiero, col pensiero ringrazio coloro che via via che passano li mantengono, senza gli ometti non sarebbe facile la discesa, almeno per coloro che non avessero un gps.
Man mano che caliamo di quota la visibilità aumenta, purtroppo la pioggia non si arrende, camminiamo per circa un'ora in direzione est ed arriviamo al Rifugio Città di Busto verso le 11,00, la tentazione sarebbe di fare una nuova fermata, ma dato che siamo caldi preferiamo proseguire, adesso ci dirigiamo verso nord est per circa un kilometro, poi sempre scendendo procediamo verso sud est per raggiungere la diga di Morasco alle 13,00 dove ieri abbiamo lasciato l'auto, adesso la pioggia viene giù a dirotto .... ! Rifugio 3A e scesa a valle

Note : l'escursione sopradescritta, anche se non ha particolari passaggi tecnici, deve essere affrontata con buon allenamento fisico ed abbigliamento adeguato sia per la quota che per le repentine variazioni meteorologiche, non di rado riscontrabili in alta Montagna, i sentieri sono ben segnati e segnalati ma suggerisco di avere sempre una mappa delle zone in cui effettueremo le escursioni.


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