Sentiero delle Alpi Pennine Orientali

mappaQuella descritta è la prima di 6 tappe del Grande Trekking delle Alpi Pennine Orientali, fra l’Italia e la Svizzera, promosso nel 1994 dalla collaborazione dell’equivalente del CAI di Sion (CH) e dal CAI di Villadossola e Domodossola (VB – Italia), lo sviluppo completo del trekking è di 120 km mentre questa prima tappa è “soltanto” 23 Km e si svolge interamente sul territorio elvetico. File kml file kml alpi pennine per la visualizzazione in Google Earth.
Il percorso (gps) inizia al Passo del Sempione (Simplon Pass N46 14.754 E8 01.449 quota 2005) in direzione sud-ovest verso le poche case di Blatte da cui si inizia a salire con vari tornanti verso il Bistinepass (N46 14.398 E7 58.796 quota 2414) contrassegnato da una torre mozza.


Abbiamo camminato circa un paio di ore, e quindi è l’occasione buona per una breve sosta, anche perché il panorama dell’Oberland che si apre davanti a noi vale la pena di essere ammirato, spicca tra le altre la vetta a cuspide di oltre 4000 metri dell’Aletschorn che per tutta la giornata ci indicherà il nord. Aletschorn

 

ghiacciaio

Riprendiamo il cammino in direzione sud con qualche saliscendi, lasciandoci sulla sinistra prima il Magehorn, quindi il Galehorn per scendere al torrente Gamsa a quota 2429 appena nato dai soprastanti ghiacciai di Gamsa e Mattwald adagiati sulla Senggchuppa, ci troviamo in una conca, anzi sarebbe meglio dire che sembra di essere degli attori su un palco e che le immense tribune di ghiaccio e roccia non siamo vuote, ma che qualcuno ci stia guardando da una posizione priviliegiata, chissà magari qualche capriolo, stambecco, marmotta o aquila reale che volteggia nel cielo …..

Attraversato il fiume con l’aiuto di un ponticello riprendiamo con direzione nord-ovest in leggera salita, in questo tratto bisogna stare attenti a non perdere la traccia che è diventata un poco esile anche perché il ghiacciaio soprastante con i suoi movimenti la cancella nel periodo del disgelo.
Il panorama sulla nostra destra ci mostra il percorso fatto poche ore prima, dinanzi a noi di nuovo l’Oberland, a destra in basso il torrente Gamsa che scendendo prende vigore, dietro di noi le immagini dei ghiacciai che passo dopo passo, si sfuocano. Lungo il percorso un torrentello è imbrigliato in una canaletta opera del lavoro dell’uomo che creato un sistema di protezione e scorrimento dell’acqua che non ne evita la dispersione, dopo circa  5/6 Km di questo tratto quasi rettilineo giungiamo al Gibidumpass (N46 15.306 E7 56.314 quota 2213), più che un passo è un dosso erboso quasi pianeggiante dove c’è una casa di pastore e poco più avanti un laghetto, qui invertiamo di nuovo la rotta e ci dirigiamo verso sud-ovest, inoltrandoci  un bosco di larici dove il sentiero diventa un poco più ampio, qualche scoiattolo corre fra i tronchi e non di rado in alto l’aquila ci sorvola, intanto man mano che procediamo sul nostro sentiero lungo la sottostante valle della Saas, la vista del massiccio del Mischabel e della Weissmies diventa sempre più nitida.

Il sentiero continua nel bosco incontrantrando  un paio di fontane, qualche tornante, e dopo circa un paio di ore dal Gibidumpass arriviamo in discesa al villaggio di Gspon (N46 13.508 E7 54.134 quota 1909).
Si tratta di un villaggio di poche case, perlopiù in legno, molto caratteristico, la ricettività è poca per cui consiglio di prenotare un posto dove dormire, oppure scendere in funivia sino a Stalden.gspon

 


Ulteriori informazioni su www.brig-belalp.ch
Il percorso sopradescritto è semplice ed alla portata di qualsiasi buon camminatore, da indicarsi quindi con una “E”, si tratta comunque di un percorso lungo e da effettuarsi nel periodo che va da luglio a settembre e con previsioni metereologiche buone.

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